Egitto e Animali

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view post Posted on 30/1/2006, 01:03     +1   -1
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In Egitto esistevano fattorie con animali domestici fin dai tempi più antichi, con personale specializzato che seguiva il classico iter del buon fattore.

Un rilievo a Saqqara raffigura un fattore che nutre un maialino da latte con la propria bocca.
Il fatto di alimentare gli animali in modo "umano" e adeguato faceva parte del codice morale degli antichi Egizi.

Il montone era il simbolo del dio tebano Amon, la divinità principale del Nuovo Regno. Per tale motivo la sua carne non figurava tra le offerte presentate ai morti. Nemmeno i sacerdoti potevano mangiare il montone e portare vesti di lana.

Agli egizi piaceva allevare animali, e non solo in funzione della loro utilità.
I fattori conoscevano bene gli animali che allevavano: le loro abitudini nell'accoppiamento, il cibo che preferivano, la loro crescita, le malattie che potevano contrarre e altre caratteristiche.


88ibis

l'Ibis, Animale Sacro










Erodoto

"L'Egitto, essendo confinante con la Libia, non è molto ricco di animali: e quelli che ci sono sono tutti considerati sacri da loro, ed alcuni di essi vivono con l'uomo, altri no. Se poi io dicessi per quali motivi sono considerati sacri, finirei col mio discorso sulle cose sacre, che io rifuggo assolutamente dall'esporre: e anche quelle di esse che ho detto di sfuggita, le ho dette perché costretto dalla necessità.
C'è dunque una prescrizione a proposito degli animali che dispone così:
come guardiani addetti all'alimentazione di ciascuna specie separatamente sono designati sia maschi sia femmine fra gli Egizi, il figlio dei quali riceve la carica onorifica dal padre.
Gli abitanti delle città compiono tutti, in onore degli animali, questi riti, pregando il dio al quale è sacro l'animale: rasando ai figli o tutta la testa, o la metà, o un terzo della testa, pongono i capelli su una bilancia contrappesandoli con argento; l'argento sollevato dalla bilancia, il cittadino lo dà alla guardiana degli animali; e costei, in cambio di esso, tagliando dei pesci, li offre in pasto agli animali.
Tale è dunque il cibo che è stato prescritto per essi.
Qualora poi qualcuno uccida uno di questi animali, se lo ha fatto volontariamente, la pena è la morte, se invece involontariamente, paga la multa che i sacerdoti stabiliscono. Ma chi uccide un ibis o uno sparviero, o che lo faccia volontariamente, o che lo faccia involontariamente, deve morire.
Benché poi siano molti gli animali che convivono con gli uomini, sarebbero di gran lunga di più, se non succedessero ai gatti i seguenti fenomeni: quando le femmine partoriscono, non si accostano più ai maschi; questi ultimi, pur desiderando unirsi ad esse, non possono farlo. Dunque, contro questo inconveniente, i gatti maschi escogitano le seguenti astuzie: rapiti alle femmine e sottratti loro i piccoli, li uccidono, ma dopo averli uccisi non li dilaniano. Esse allora, private dei figli, e desiderandone altri, finalmente vanno dai maschi: perché questo animale ama i propri figli.
Se poi scoppia un incendio, fenomeni divini prendono i gatti. Infatti gli Egizi, dopo essersi posti a distanza l'uno dall'altro, fanno la guardia ai gatti, senza curarsi di spegnere l'incendio; ma i gatti, intrufolandosi fra di loro e saltando al di là degli uomini, si buttano nel fuoco. Quando accade questo fenomeno, grande dolore prende gli Egizi.
Inoltre, in tutte le case in cui un gatto muore di morte naturale, tutti gli abitanti si radono solo le sopracciglia; quelli presso i quali invece muore un cane, si radono tutto il corpo e la testa.
I gatti morti vengono trasportati in tombe sacre, dove sono seppelliti, dopo essere stati imbalsamati, nella città di Bubastis.
I cani, invece, li seppelliscono ciascuno nella propria città, in urne sacre. Come i cani, così vengono seppelliti gli icnèumoni.
I toporagni e gli sparvieri li trasportano nella città di Buti, gli ibis ad Ermòpoli.
Gli orsi, che sono pochi, ed i lupi, che sono non molto più grossi di volpi, li seppelliscono là dove li hanno trovati morti."


bastetu



Edited by ƒran - 27/11/2011, 14:21
 
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